I SOCI FONDATORI:
Romolo Alleva, Lanfranco Baldan, Raffaele Bencivenga, Celino Bertinelli, Ferruccio Bertolami, Franco Boschini, Antonio Camporese, Piero Ceccato, Giuseppe Coletto, Arturo De Angeli, Giorgio de Pantz, Walter Destro, Paolo Ganzetti, Giorgio Cavagnin, Luigi Luppi, Salvatore Macaluso, Gian Maria Malipiero, Giuseppe Maravigna, Giorgio Marchetti, Marcello Melani, Carlo Munari, Flavio Leandro Naroli, Giuseppe Pastò, Paolo Pegoraro, Maurizio Refini, Renato Roverato, Giuliano Scalisi, Giancarlo Testini, Giuseppe Trentin.
DISCORSO DI APERTURA DEL PRIMO PRESIDENTE DEL LIONS CLUB PADOVA SAN PELAGIO
Autorità, Gentili Signore e Signori, Amici, è con naturale e profonda soddisfazione che a conclusione dell'odierna cerimonia ne sottolineo il valore ed assicuro, a nome del Consiglio di tutti i Soci, l'impegno per il futuro del nostro Lions Club, il cui legame a questo storico castello è già un simbolo di quanto vorremo e sapremo fare.
In questi mesi, che potremmo definire di sosta in un limbo pieno di attese, abbiamo guardato al futuro con la precisa volontà di corrispondere all'impegno programmatico e statutario del Lions.
Dicevo del Castello di San Pelagio: è un ricordo ed una speranza, in quanto legato ad un volo che volle essere e fu di pace: non ordigni micidiali, ma semplici volantini furono lanciati su Vienna da D'Annunzio e dai suoi uomini. E alla pace noi guardiamo come uno dei beni fondamentali della nostra società. Una società in cui vogliamo essere elementi attivi ed impegnati.
Dovremo fare delle scelte, dovremo seguire le indicazioni sui services, dovremo, in una parola, essere profondamente convinti del nostro ruolo e della nostra capacità. Una prima scelta l'abbiamo già fatta. Vogliamo che il nostro Club abbia un preciso orientamento di carattere culturale. Potremmo quasi clonare uno slogan: Cultura: il nostro impegno.
Naturalmente sappiamo che si tratta di un campo vastissimo; e sappiamo altresì che non potrà essere liquidato, come sarebbe facile, con qualche meeting dedicato ad un personaggio noto.
La cultura l'intendiamo nella sua più completa accettazione. Per cui si può spaziare dai monumenti all'ambiente, dall'urbanistica agli spettacoli, dai musei alle qualità della vita, all'ecologia, ecc.
E' ovvio ripeto che dovremo fare delle scelte. In ogni caso la nostra intenzione è di attuare una concreta partecipazione ed una valida presenza. Il dibattito sui problemi culturali è oggi più aperto di ieri. Ed oggi la coscienza sociale è profondamente convinta dell'importanza di questo settore: anzi, è grandemente sensibile a tutto ciò che comporta la vivibilità dell'ambiente, la bellezza delle cose, la poesia della natura. Molte cose da scoprire, altre da valorizzare. Basterebbe ricordare come Fiano a pochi decenni orsono era considerata l'urbanistica, e come lo è oggi, per comprendere la grande importanza dell'impegno civile che voglia partecipare e collaborare con l'ente pubblico alla valorizzazione di tutto ciò che c'è o fa cultura.
Gentili Signore e Signori,
ritengo di avere così indicato alcune delle linee programmatiche che il nostro Club vuole e intende seguire. Il passaggio, con la Charter, dalla preparazione all'impegno, ci trova quindi preparati e convinti, e per ciò stesso impegnati. Un impiego sociale e civile che dovrà essere perseguito da tutti in una comunione d'intenti che vorrà significare solidale opera di convinta partecipazione.
IN questa cornice storica che fa parte di questa pianura, di questi colli, in una parola della provincia di Padova, ci sentiamo a un tempo lieti e commossi di aver dato vita ad un nuovo Lions.
Luigi Luppi
Primo Presidente del Club
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2010: VENTICINQUESIMO DEL SAN PELAGIO